• Weasley twins__ {An explosion of...

There's sun in your smile, Questa è la storia di Fred Weasley e di una ragazza che, ovviamente, non è presente nella Saga di Harry Potter.

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haley94
view post Posted on 19/2/2012, 20:30




IL NOSTRO PRIMO INCONTRO


La prima volta che vidi Fred Weasley fu alla partenza per Hogwarts.

Era il mio primo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria ed ero
completamente terrorizzata. Desideravo essere una Grifondoro e quello fu
il mio unico pensiero da quando rivetti la lettera di ammissione.

Fino a quel giorno. Il giorno in cui incontrai uno dei gemelli Weasley.

Fred era tutto ciò che io non ero: distratto, non curante delle regole e
amava fare scherzi, continuamente, insieme al fratello George.

Quel giorno Fred, con il suo gemello, mi aiutò a sistemare sul treno il
mio baule; troppo pensate per una ragazzina di undici anni.

Quando lo guardai per la prima volta, negli occhi capii che quello
sguardo non mi avrebbe più lasciata. Avevo intuito che quel ragazzo mi
avrebbe protetta per molto tempo.

 

«hai bisogno di aiuto?»

Mi voltai e di fronte a me c’erano due ragazzi identici.

«ma che cosa..»

Il baule mi cadde addosso e mi feci male a un piede.

«ciao io sono George..e lui è Fred..»

Disse uno dei ragazzi prendendo prontamente il mio bagaglio.

Erano alti due spanne più di lei e avevano i capelli rossi e gli occhi
marroni. I due ragazzi indossavano un maglione blu fatto a mano, e anche
se all’apparenza sembravano dare l’impressione di essere un po’ troppo
vispi, avevano uno sguardo dolce.

«molte grazie..»

Dissi dopo che ebbero sistemato il mio bagaglio.

« ma figurati! Sei una del primo anno? Si vede!

Disse il ragazzo che ancora non aveva parlato, di cui non ricordavo più il nome.

«ah nel caso ti stessi domandando chi sia io.. sono Fred..»

Ma cos’è? Un Legimens?

Poi li osservai meglio. No, non erano affatto identici.

«Piacere.. Serena Davis..»

«ah..tu sei la figlia di Jacob Davis?»

Mi chiese George.

«..I nostri genitori lavorano insieme al Ministero..»

Continuò Fred.

Fred&George:noi siamo gli Weasley!

Dissero all’unisono.

«ah.. si mi ha parlato della vostra famiglia!»

«be’..ci si vede ad Hogwarts..»

Disse George quando eravamo nel corridoio del treno.

«George..tu la lasceresti da sola? Non conosce ancora nessuno! Non siamo molto ospitali con i nuovi arrivati..»

«e da quando lo siamo, fratello?

Domandò un po’ confuso George al gemello.

I due si guardarono per qualche secondo e poi rivolsero uno sguardo verso di me.

«seguici!»

Esclamarono all’unisono e facendo un gesto con la mano che mi intimasse di seguirli.

Arrivammo davanti ad uno scompartimento dove c’erano già due ragazze e un ragazzo.

«Ragazzi lei è Serena.. è una matricola.. Serena loro sono Angelina, Alicia e Lee..

Disse George presentandomi ai loro amici appena ci accomodammo.

«Sarà una Grifondoro come noi..»

Guardai Fred, aveva la faccia convinta e il tono e altrettanto sicuro.

«ma..»

Fred mi stava guardando e mi sorrideva divertito.

Quel ragazzo non mi conosceva neanche e stava dicendo che io sarei diventata una Grifondoro.

Grifondoro voleva dire lealtà, forza d’animo, coraggio.  Come faceva ad
essere così sicuro che io avessi quelle qualità? D'altronde non mi
conosceva neppure.

La porta dello scompartimento si aprì, interrompendo i miei pensieri, e comparì una ragazzina.

«Salve.. avete per caso visto un rospo?

«hai provato a vedere tra il cespuglio che ti trovi in testa?

Disse burlandosi della ragazzina che aveva una chioma di capelli crespi e bruni.

«molto simpatico..»

Rispose in tono saccente.

Il suo sguardo si fermò su di me.

«tu devi essere Serena Davis.. mio padre mi ha parlato di te..»

«chi è tuo padre?»

«il tuo dentista..»

«sei la figlia del dottor Granger? allora tu devi essere Hermione..»

La ragazzina annuì.

«esattamente.. mi daresti una mano nel cercare quel rospo? Un ragazzo di nome Neville l’ha perso!

«certamente! »

Risposi felice e con la speranza di aver trovato una nuova amica.

«ci vediamo ragazzi..»

Dissi agli altri.

«Ciao, piccola Davis!»

Disse Fred con ironia mentre uscii con Hermione.

 

Quando arrivammo a Hogwarts, io e Hermione avevamo già conosciuto Harry
Potter e Ronald Weasley. Rimasi stupita di come la scuola di magia fosse
meglio di come mi aspettassi, ed ero felice. Soprattutto ero felice di
essere diventata una Grifondoro.

Quando mi sedetti al tavolo per la cena, incrociai lo sguardo di uno dei gemelli.

«Che ti avevo detto... Grifondoro»

Gli sorrisi e da quel momento sappi sempre quando avevo davanti Fred Weasley.
 






VIAGGIO NOTTURNO CON RAPIMENTO

Erano passati circa dieci mesi da quando avevo conosciuto la famiglia Weasley, e vivere con loro era come stare in famiglia.

Dopo il mio primo anno a Hogwarts, i miei genitori andarono in Italia
per qualche mese e così dovetti sistemarmi a casa degli Weasley.

Quell’estate mi divertii davvero molto. Trascorrevo le mie giornate con
Ginny, l’unica figlia femmina, che mi faceva diventare matta. Parlava
continuamente di Harry e blaterava di quanto fosse stupendo, magnifico e
intelligente. Però, era così dolce il modo in cui ne parlava che mi
faceva tenerezza.

Inoltre, quando Ginny non riempiva la testa di monologhi su Harry, giocavo a Quidditch con Ron, George e Fred.

Anche se stare con loro era bello, non vedevo l’ora di tornare a
Hogwarts, per riabbracciare Hermione e ritrovare Harry, il quale per
tutta l’estate, non aveva risposto nemmeno ad una mia lettera e neanche a
quelle che gli inviava Ron.

Una notte, mentre stavo tranquillamente dormendo, sentii dei rumori e dei bisbigli che mi svegliarono.

«Forza svegliati!»

Udii il suono ovattato della voce di Fred.

«Dai Ron! Avevamo detto a mezzanotte!»

L’altra voce era di George.

Accesi la luce e trovai i gemelli scuotere Ron che dormiva paciosamente nel letto accanto al mio.

«Che ci fate voi due qui?»

«Appunto! Che ci fate qui?» Domandò Ron ancora mezzo addormentato e con la voce impastata dal sonno.

«Come che ci facciamo qui, Ron?! Ti ricordi quella cosa..che dobbiamo fare!» Disse Fred in modo misterioso.

«Oh.. ah..ah si, si ora ricordo..»

«Weasley! Tutti e tre! Che avete in mente?» Domandai seccata per avermi svegliato.

«Emh..» Mugolò George mentre scesi dal letto.

«Magari potremmo..»

Ron iniziò a parlare cercando l’approvazione dei suoi fratelli per continuare.

«É solo la piccola Davis.. non c’è niente che possa..»

«  Io non sono piccola Fred!» Dissi puntando i piedi.

« Ma..come fai a distinguerli, Serena?»

Alla domanda che Ron mi porse, non risposi. Non volevo rispondergli.

« Allora? Che state combinando?»

«Stiamo andando a rapire Harry.. » Disse semplicemente.

«Rapire è una parola grossa.. ma..» Continuò George.

«È importante che venga a Hogwarts quest’anno e ci sono buone probabilità..» Affermò Ron mentre anche lui scese dal letto.

«Che se non lo preleviamo noi da casa..» Continuò George.

«Dubitiamo fortemente ci venga con le sue gambe..» Commentò Fred.

Li fissai per qualche secondo con espressione ancora più seccata.

«È arrabbiata..» Disse George.

«No..forse un po’ infastidita..» Continuò Fred, riguardo al mio religioso silenzio.

« Allora? Che aspettiamo!» Dissi andando verso i gemelli e Ron.

«No..no.. tu non vieni..»  Fred mi bloccò e iniziammo a battibeccare.

«Io vengo Weasley! »

« Assolutamente no!»

« Invece si!

«Torna a letto, piccoletta..»

«Ci metto poco ad andare nella stanza dei vostri genitori e dire che i loro tre figlioletti stanno andando nel mondo babbano..»

Li minacciai con tono serio. I tre mi guardarono sconfitti e cedettero al mio ricatto.

Poco dopo eravamo in giardino.

« Come ci arriviamo a Londra?» Domandai a Ron.

« Con quella!»

Disse indicando il cielo. L’auto del signor Weasley stava volando e alla guida c’era Fred.

«Oddio..» Commentai scoraggiata e sicura che saremmo finiti in un bel guaio.

Dopo aver guidato per qualche ora e aver raggiunto il modo Babbano, arrivammo davanti alla finestra della stanza di Harry.

« Ciao Harry!» Esclamò Ron con un sorriso.

« Ron? Fred? George? Serena? che ci fate qui?» Domandò confuso.

« Ti salviamo naturalmente!» Dissi come se fosse la cosa più normale del mondo.

«Sbrigati! Prendi il baule!»

Ron lo incitò ad affrettarsi. Avevamo poco tempo prima di essere
scoperti dai suoi zii. Aiutai Ron a mettere un gancio alla finestra.

«È meglio che ti allontani..» Disse il nostro amico.

Fred guidò finché la finestra non si ruppe e Harry saltò in macchina prima che suo zio lo prendesse.

Guidammo per tutta la notte e quando tornammo alla Tana, era già mattina.

«Non è granché ma è casa!»

Disse a Harry mentre entravamo a casa Weasley.

«Io la trovo magnifica!» Commentò Harry osservando meravigliato la casa.

«Dove siete stati?»

Urlò Molly Weasley piombando all’improvviso dal piano di sopra. Era decisamente arrabbiata.

«Harry! Che piacere vederti caro..»

Disse in tono dolce, poi tornò a guardare noi quattro. I colpevoli del misfatto.

«Letti vuoti! Nessun biglietto! Serena Davis mi devi anche tu una
spiegazione signorina! I tuoi genitori ti hanno affidato a noi! E tu
cosa fai? Te ne vai in giro in piena notte..con questi screanzati che mi
trovo come figli! Auto sparita! Potevate morire!Potevate essere visti!
Naturalmente non incolpo te Harry caro..»

Terminò nuovamente la sua sfuriata con tono dolce.

«Lo stava affamando! C’erano le sbarre alla finestra!»

Disse Ron, cercando di difendersi e spiegando alla madre che eravamo solo andati ad aiutare Harry.

«Tu spera che non le metta io le sbarre alla tua finestra..tu e i tuoi
fratelli dopo la colazione andrete in soffitta a sistemare il casino che
c’è! E niente magia! Siamo intesi? Serena..»

Mi guardò con sguardo amorevole.

«Si?»

Aspettava anche a me un’altra dose?

«Andiamo in cucina con Harry a fare una bella colazione..»

Disse dolcemente.

«Ok..»

Sussurrai con tono incerto.

«Ma cosa..»

Commentò Fred e anche George era contrariato.

«Non è giusto!»

«Davis non riceve nessuna punizione!?»

Sua madre li fulminò con lo sguardo.

Poco dopo ero a tavola con i gemelli, Ron, Harry e Percy. Ginny scese di corsa dalle scale.

«Mamma! Hai visto il mio pullover?»

«Si cara! Se l’era messo il gatto!»

«Ciao!»

Harry salutò Ginny con un sorriso e lei spalancò gli occhi come se avesse visto un fantasma, per poi scappare via.

«Complimenti Harry! L’hai fatta scappare!»

Dissi scocciata. Povera Ginny. Non se l’aspettava.

«Ma che ho fatto?!»

Chiese Harry non capendo nulla di quello che era appena successo.

«È tutta l’estate che parla di te!una noia da morire!» Disse Ron parlando di Ginny.

«Voi ragazzi non avete un minimo di sensibilità! Non capite quando una ragazza ci tiene a voi..» Risposi ai miei due amici.

«Buon giorno, miei Weasley!»

Disse Arthur Weasley entrando dalla porta. Lo salutammo e si sedette a capotavola.

«Finalmente!e tu chi sei?» Chiese a Harry.

«Oh mi scusi.. io sono Harry Potter..»

«Santo cielo..sei proprio tu!Ron ci ha parlato di te ovviamente.. quando è arrivato?»

« Stamattina!»

S’intromise Molly, ancora visibilmente arrabbiata.

«Ah..»

Commentò il marito iniziando a mangiare.

« I tuoi figlioli e Serena hanno guidato la tua auto incantata fino a Londra e ritorno stanotte!»

Disse al marito ancora seccata.

« Ma davvero? »

Ci guardò.

« E come andava?»

« Una meraviglia!»

« Viaggetto piacevole direi!»

Molly lo fulminò.

« Voglio dire avete fatto molto male ragazzi.. molto, molto male..Harry
devi sapere tutto sui Babbani..qual è.. con esattezza.. la funzione di
una papera di gomma?»

Il caffè mi andò di traverso.

Ma che razza di domanda è? Nel chiederglielo, il signor Weasley ci aveva
anche messo una buona dose di serietà, e ciò incrementava di più il mio
sconvolgimento sulla domanda.

«Oh...»

George si accorse che mi stavo letteralmente strozzando e guardò Fred disorientato.

«Dalle dei colpetti..» Disse Fred al gemello mentre stavo per soffocare.

Mi colpirono prima forte poi piano mentre ridacchiavano.

« Ci sei?» Domandò Fred.

«Si.. si.. grazie..»

In quel momento sentimmo uno stridulo.

« Questo dev’essere Erroll con la posta!» Squittì Molly, appena Erroll planò dentro casa sbattendo il muso.

«Sono le lettere da Hogwarts per noi..»

Disse Percy prendendole dal becco del loro gufo.

«Ci sono anche quelle per Serena e Harry..»

Ognuno prese la sua lettera.
Poco dopo decidemmo di andare a Diagon Alley per gli acquisti per la scuola.
 






SPIACEVOLI SCONTRI E DOLCI SORPRESE

Poco dopo
eravamo in una libreria di Diagon Alley, dove c’era un certo Gilderoy
Allock che presentava il suo nuovo libro. Tutte le donne presenti,
compresa Molly, lo guardavano adorante.

«Che avrà questo tizio per essere affascinate..»

Commentai a bassa voce, ma non tanto bassa dato che scaturii la risata dei gemelli.

Allock dopo aver visto Harry lo prese e lo portò accanto a se per una foto.

« Il famoso Harry Potter! Anche se finisci in una libreria sei in prima pagina!»

Disse con cattiveria Draco Malfoy appena vide Harry.

«Lascialo in pace..»

Ringhiò la piccola Ginny.

«Oh..  ti sei trovato la ragazza..»

Commentò con ironia il Serpeverde.

Arrivò un uomo alle sue spalle. Molto simile a Draco.

«Via..via.. Draco sii più garbato.. signor Potter..Lucius Malfoy..»

Disse presentandosi a Harry. Appena si strinsero la mano Malfoy Senior lo tirò a se per guardargli meglio la cicatrice.

«Non è un fenomeno da baraccone..»

Commentai tra me e me scocciata.

«Questa cicatrice è famosa.. d’altronde come il mago che te l’ha procurata..»

«Voldemort ha ucciso i miei genitori.. non era altro che un assassino!»

Lo sguardo di Harry era sicuro e deciso mentre diceva quelle parole a Malfoy.

«Devi essere molto coraggioso se pronunci il suo nome..o molto sciocco..»

«La paura di un nome non fa che incrementare la paura della cosa stessa..»

Dissi con decisione a Lucius Malfoy che si voltò verso di me.

« E tu devi essere.. la signorina Davis?»

Domandò chiedendo conferma al figlio con uno sguardo.

«Si ..Draco mi ha detto tutto riguardo a te..»

Poi guardò Ron, i gemelli e Percy.

« Vediamo capelli rossi.. espressione vuota.. e libri di seconda mano..voi dovete essere gli Weasley?»

Stavo andando in escandescenza.

« E con ciò? Dopo aver dedotto da assurde ipotesi e calunnie che sono gli Weasley cosa ne ha ricavato, signor Malfoy?»

Dissi fuori di me e a quel punto sentii una presa alle mie spalle. Mi voltai leggermente e vidi Fred.

«Basta dai..»

Mi sussurrò mentre stava arrivando suo padre.

«Ragazzi.. qui è una bolgia.. andiamo fuori?»

«Bene, bene, bene.. Weasley Senior..»

«Lucius..»

Si sentiva dal tono della sua voce che il signor Weasley non trovava piacevole la compagnia del padre di Draco.

« Super lavoro al Ministero.. tutte quelle ispezioni extra..era con lei
il padre di questa insolente ragazzina?» Disse rivolto verso di me.

« Comunque mi auguro che le paghino gli straordinari.. anche se a
giudicare dai libri che comprare..non mi pare proprio..A che le serve
disonorare il nome stesso di mago se poi non la pagano nemmeno bene?!»

«Abbiamo idee molto diverse riguardo a ciò che disonora il nome di mago, Malfoy..  »

«E poi..»

Continuai di nuovo imperterrita.

«Basta!»

Aumentò la stretta.

«No.. no.. voglio sentire quello che ha da dire la signorina Davis..»

«Volevo dire, signor Malfoy.. che i soldi non fanno l’uomo degno.. ce
chi ne ha molti e si comporta come un insolente..» Dissi riferendomi a
lui.

« Oh..come tuo padre, vero?»

Feci per andare verso di lui ma Fred mi bloccò e mi prese di peso e portò fuori con George.

« Ora basta!» Disse George deciso come non l’avevo mai visto.

«Ma non avete visto come insultava vostro padre?»

«Credi che a noi non faccia male?» Continuò Fred.

«Abbiamo imparato a conviverci con gente come lui..»

Il tono di George questa volta era più dolce.

«Gente ricca che vi guarda dall’alto in basso!» Concluse il suo gemello.

Gli Weasley uscirono da negozio.

« Andiamo ragazzi!»

Ci chiamò Molly.

Io rimasi lì, ferma e immobile davanti alla libreria. Vidi Fred tornare indietro.

«Vieni..andiamo..»

«Io non vi guardo dall’alto in basso..» Dissi intimidita.

Il rosso sospirò.

«Non era riferito a te e alla tua famiglia lo sai.. »

«Hai detto la gente ricca.. non tutti i ricchi sono come Malfoy.. anche Harry..»

Fred mi guardò negli occhi portandosi alla mia altezza.

«piccola Davis.. mi piaciuto come hai difeso mio padre.. ma avevo paura
che facesse una maledizione Crociatus.. per questo mi sono arrabbiato..»

Mi sorrise e  in quel momento il suo sguardo mi fece battere forte il
cuore. Era strano come una ragazzina come me potesse sentire queste
emozioni per un ragazzo come lui.

Lui così semplice e gentile. Così unico e speciale.

«Vogliamo andare?»

Annuii sorridendo a mezz’asta.

Un paio di giorni dopo festeggiammo il mio compleanno e alla sera,
quando tornai nella mia stanza, vidi che sul cuscino c’era un tulipano
giallo.

Annusai il fiore e sorrisi cercando di capire chi poteva essere stato a
mettere quel tulipano sul mio cuscino. Solo un nome mi balenò in testa.
Ma non poteva essere. Per quale ragione lo avrebbe fatto. E l’idea che
fosse stato quel Weasley se ne andò dalla mia testa quando mi addormentai.



In questo capitolo e nel precedente vi sono chiari riferimenti al secondo film della saga.





 
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haley94
view post Posted on 20/2/2012, 11:52




LA REAZIONE DI FRED

#Fred

“La camera dei segreti è stata aperta. Amici dell’erede, temete”.
E così, dopo aver letto quel messaggio minatorio sul muro del corridoio, Mrs Purr, la gatta di Gazza fu trovata pietrificata. Oltre a lei, nei mesi successivi, furono trovati nelle sue stesse condizioni anche Colin Canon e Justin Finch-Finchley. Mi dispiaceva per loro, ma la cosa non mi colpì più di tanto.
Una sera, dopo cena, ci ritrovammo tutti alla sala comune dei Grifondoro. Avevo appena chiesto a Harry dove si fosse cacciata Serena, dato che era tutto il pomeriggio che non si faceva viva, quando vidi mio fratello Ron che si scambiata un’occhiata con lui e con Hermione.
«In verità, non l’abbiamo più vista neanche noi.» disse Ron.
«Io sono abbastanza preoccupata» Cominciò Hermione. «Dopo tutto quello che sta succedendo».
« Non ti preoccupare, Serena tornerà presto. Magari aveva qualcosa da fare in biblioteca» L’assicurò Percy, per farle coraggio.
«Ha ragione Percy, Serena è tosta» disse anche Harry, vedendo l’amica scoraggiata.
Notai dallo sguardo della Granger che stava veramente male. Sapevo anche a cosa stava pensando, era lo stesso pensiero che affliggeva me. Anche Davis è una mezzosangue come Hermione, e questo si che era un problema per l’erede di Serpeverde.
«Questa storia è molto strana» Commentò il mio gemello.
In quel momento entrò la professoressa McGranitt, da dietro il quadro della Signora Grassa.
«Buonasera ragazzi» Disse con tono cupo.
«Salve, professoressa» La salutò Hermione.
Avevo la strana sensazione che quella della McGranitt non fosse una visita di cortesia. Avevo anche il presentimento che centrasse Davis.
In quel momento sperai con tutte le mie forze che non le fosse accaduto niente.
«Mi si stringe il cuore darvi questa spiacevole notizia..dopo Mrs Purr, Colin Canon, Justin Finch-Finchley.. anche..Serena Davis è stata trovata pietrificata..»
Ecco. Tutto quello che non volevo sentirmi dire. La mia Davis, la mia amica, era stata attaccata perché era una mezzosangue. La rabbia, la tristezza e la collera mi inondarono come un fiume in piena, ma cercai in tutti i modi di non darlo a vedere. Come avrei spiegato quella reazione così eccessiva? Come? Sicuramente è normale provare tristezza per un amico. Ma lei non era solo questo. Lei era molto di più. Anche se il mio orgoglio non mi avrebbe mai permesso di dirlo ad alta voce.
«Posso vederla?» Chiese Hermione con voce tremante.
Il mio sguardo si posò su di lei. Aveva gli occhi colmi di lacrime per quello che era accaduto alla sua migliore amica. Immaginavo cosa provasse Hermione. Molto probabilmente era simile a ciò che provavo io.
«Certamente.. solo per qualche minuto.. è ora di andare a letto..» Acconsentì la professoressa.
Le due fecero per uscire dalla sala comune.
«Voglio venire anch’io» Quelle parole mi uscirono dalla bocca da sole. Non potevo impedirle.
«Anch’io» disse George deciso.
«Vengo anch’io» affermò Harry seguito da Ron.
«Veniamo tutti professoressa McGranitt.» concluse mio fratello Percy, il Prefetto del Grifondoro.
Notai che sul volto della professoressa c’era un sorriso triste. Po ci condusse in infermeria dalla nostra amica.
Serena era sdraiata sul letto con lo sguardo spaventato e le mani protese in avanti. Immobile. Sentivo che mi mancava il suo sorriso, la sua risata e il suo modo di arrabbiarsi con me.
«La professoressa Sprite e Madama Chips stanno trovando una cura con la mandragola. Non vi preoccupate. Tutto si sistemerà». Cercò di rincuorarci la McGranitt.
Hermione piangeva mentre tutti gli altri avevano uno sguardo afflitto.
Sì, tutto si sistemerà.


IL RISVEGLIO

Quando aprii gli occhi, avevo davanti Hermione. Mi resi contro che ero in infermeria, sdraiata a letto.
«Hermione» Esclamai confusa nel vederla lì, di fronte a me.
« Siamo state pietrificate mesi fa. Io dopo di te» Mi spiegò.
«Siamo state...»
« Pietrificate! Proprio così!» Disse togliendomi la parole di bocca. «Ma la professoressa Sprite e Madama Chips si sono occupate di noi e degli altri»
«Che cosa è successo?» domandai.
Hermione mi spiegò cosa era accaduto finché anche non era stata pietrificata.
« Ci faremo raccontare da Harry e Ron! Ora andiamo! Ci aspettano per la grande cena» Annuii e saltai giù dal letto. Uscimmo dall’infermeria e andammo alla sala grande.
Quando arrivammo, le porte si aprirono e corremmo incontro agli altri.
Abbracciai Harry e Ron, mentre Hermione con il rosso scambiò solo un cenno. I gemelli si alzarono da tavola.
«Serena!»
Guardai Fred sorridendo. Mi aveva chiamata Serena. Lo vidi poi, mentre guardava il gemello.
«Ci sei mancata!» dissero all’unisono.
Gli sorrisi.
« Congratulazioni! Avete risolto tutto!» Si congratulò Hermione con Harry e Ron.
«Tu ci ha dato un aiuto notevole...» commentò Harry.
Sentimmo Silente schiarirsi la voce e perciò si sedemmo tutti a tavola. Io mi accomodai tra i gemelli.
«Prima di iniziare i festeggiamenti facciamo un bell’applauso alla professoressa Sprite e a Madama Chips che con il succo di mandragola hanno curato coloro che sono stati pietrificati» Cominciò Silente e poi noi applaudimmo. «E alla luce degli ultimi avvenimenti.. tutti gli esami sono stati annullati..» A quell’annuncio tutta la sala era in festa, tranne Hermione che ci rimase molto male.
In quel momento, dall’enorme porta entrò Hagrid.
«Scusate il ritardo..il gufo che ha portato i miei documenti di scarcerazione si è perso.. ha fatto confusione..un dannato uccello di nome Erroll..»
Guardammo tutti Ron. Erroll era sempre il solito smemorato.
«Vorrei solo dire che..se non fosse stato per te Harry, e per Ron, e per Serena e per Hermione..non sarei qui e mi troverei ancora Tu-sai-dove..perciò..vorrei solo dire..grazie..»
Harry si alzò in piedi e guardò Hagrid negli occhi.
«Hogwarts non esiste senza di te» Affermò Harry guardando Hagrid.
«Oh» Commentò, visibilmente commosso e con le lacrime agli occhi.
Si abbracciarono e Silente si alzò in piedi per dare inizio a un applauso che coinvolse tutta la sala, tranne il tavolo dei Serpeverde.
E così, un altro anno a Hogwarts, era finito.


 
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Miyu Mayfire
view post Posted on 20/2/2012, 12:22




Davvero molto carina! Mi piace come hai saputo introdurre un nuovo personaggio all'interno di importanti episodi della saga. Molto brava ^-^
 
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2 replies since 19/2/2012, 20:30   95 views
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