• Weasley twins__ {An explosion of...

».Just A Dream.

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POllyPo
view post Posted on 7/11/2011, 15:32




{. salve a tutte ragazze :) questa è la mia primissima fan fiction a 'puntate'... per adesso ho scritto ben 35 capitoli, ma li posterò pian piano, se apprezzerete la ff ^_^
è incentrata sui gemelli weasley e su altri personaggi (di cui uno è il mio 'alter ego', se così possiamo ciamarlo) :)
spero sia di vostro gradimento :)

baci <3

Capitolo 1.
PASSO FELPATO.


“quest’anno sarà più dura del solito, quindi mettetevi d’impegno, voi due” Ginny lanciò un’occhiataccia alla Molly verso i due gemelli, intenti nel programmare il prossimo scherzo per Gazza “vediamo di cominciare bene quest’anno!” concluse, stavolta portando le mani ai fianchi. Somigliava del tutto alla madre, adesso. I due Weasley si limitarono a sorridere alla sorellina, annuendo senza troppa convinzione. Avrebbe dovuto essere il loro ultimo anno ad Hogwarts, e avevano giurato solennemente di non avere nessuna buona intenzione.
Discutevano animatamente tutti e tre nella sala grande, quando li raggiunsero Hermione e Luna Lovegood, tutte agitate.

“Ginny, ginny!” Hermione aveva gli occhi sbarrati, la faccia stupita quanto Ginny nel vederla così “c’è una nuova studentessa, lo sapevi?” si fermò, e Ginny la guardò perplessa.
“Hermione, ogni anno ci sono nuovi studenti qui…” guardò un po’ sbalordita Herm. S’era per caso rimbecillita?
Hermione si calmò, e cercò anche di non sembrare troppo superba e altezzosa nel rispondere alla piccola Weasley “ehm, Ginny, si… ma si da il caso che nessuno degli studenti di scuole di magia possa cambiare scuola ed essere trasferito in un’altra”. Ginny rimase scioccata, i due gemelli si girarono di scatto verso la Granger, incuriositi.

Adesso Hermione aveva l’attenzione di tutti, “ecco, si da il caso che questo nuovo studente non solo sia stato trasferito qui da un’altra scuola AUSTRALIANA, ma dicono che sia anche destinato a diventare un grande mago!”.
Adesso, la guardavano tutti, persino Ron ed Harry che erano arrivati pochissimi istanti prima. stavano parlando a bassa voce, quando improvvisamente Fred Weasley alzò lo sguardo e rimase impietrito “per caso, il mago di cui parli, Hermione, ha lunghi capelli castani?”, a quest’affermazione, tutti si girarono a guardare chi Fred stesse osservando. Una ragazza alta un metro e 68, più o meno, con lunghi capelli castani, ondulati, ed una frangia che le copriva per metà uno dei suoi incantevoli occhi color verde acqua stava percorrendo la sala grande con passo felpato.

“….sì.” rispose secca Hermione, guardando attentamente la ragazza dalla carnagione abbronzata. Rimasero tutti impietriti, i due gemelli sembravano attratti da qualcos’altro, che di sicuro non riguardava le “famigerate abilità” che aveva menzionato Hermione qualche attimo prima.
“come si chiama?” chiese George, senza toglierle gli occhi di dosso, un po’ intontito. Hermione si girò di scatto verso di loro, e a bassa voce “Alicia Black”. Harry, che s’era girato assieme ad Hermione, ebbe un sussulto. “Black?!” ripete, sbalordito “…non avrà a che fare con…?”.
“Sirius? Sì Harry, a quanto ho capito dev’essere sua cugina…” chiuse Hermione. Ormai tutti avevano distolto lo sguardo da Alicia, che, nel frattempo, aveva svoltato l’angolo.
I ragazzi trascorsero un paio d’ore assieme, senza più toccare l’argomento “Black”, poi si congedarono l’un l’altro per raggiungere le rispettive case e i rispettivi dormitori. Quella sera ci sarebbe stato lo smistamento dei nuovi arrivati.


“credi che quella lì, Alicia, andrà a finire ai Serpeverde?” chiese Fred, indossando la divisa di Hogwarts di malavoglia.
“…non saprei… tutto può essere, siamo sotto il cielo!” rispose George, sorridente. Poi guardò il fratello, perplesso “hei, ricorda che Angelina è ancora cotta di te!”.
“lo so, lo so!” rispose seccato Fred “infatti non ho mica detto che quella ragazza mi piace! È solo che, beh… devi ammetterlo, è sexy” guardò sorridente il gemello. George annuì ed insieme uscirono dalla stanza, raggiungendo gli altri Grifondoro nella sala comune. Qualche minuto dopo si ritrovarono seduti ai tavoli della sala grande.


Il primo giorno ad Hogwarts era sempre pieno di eccitazione. Mai che ci fosse stato un anno del tutto “normale” per i nostri ragazzi. Quest’anno, per di più, era spuntato fuori che alcuni Dissennatori avevano attaccato liberamente Harry Potter proprio nei pressi di Privet Drive, mentre si trovava in un parco, assieme al cugino Dusdley. Quella notizia aveva fatto scalpore, poiché Harry, per poter scacciare via i tremendi mostri, aveva dovuto ricorrere alla magia, evocando un Patronus dinnanzi al cugino Babbano. Il Ministrero aveva cercato di cacciare Harry dalla scuola di magia e stregoneria, ma Silente, il preside della suddetta scuola, era intervenuto e aveva fatto notare al ministro stesso che processare un ragazzo per un semplice caso di magia-utilizzata-dinanzi-agli-occhi-di-un-babbano era una bufala, una cosa inaudita. Evidentemente, Harry non andava a genio al Ministro, ma il consiglio del Ministero l’aveva proclamato innocente, ed Harry aveva potuto riabbracciare i suoi compagni, anche se non capiva perché il professor Silente fosse così ambiguo e freddo nei suoi confronti. Ormai non si rivolgevano più la parola.
Questi erano i continui pensieri di Harry.


La cerimonia era iniziata, Silente aveva preso posto sul piedistallo e la civetta d’oro aveva spalancato le sue ali.
Dopo alcune solite raccomandazione del preside, egli stesso presentò un nuovo membro degli insegnanti, Dolores Jane Umbridge, membro del ministero.
La professoressa Umbridge era una donna bassa, grassottella, con un fiocco rosa nei capelli e un mantello rosa smoking indosso. Aveva una voce squillante, che rimbombava nelle orecchie. Ed era una gran seccatura.
“preserviamo ciò che dev’essere preservato, ed eliminiamo pratica che dovrebbero essere… proibite” disse, con un finto sorrisetto stampato sul volto.

Dopo la presentazione di “faccia da rospo”, finalmente si giunse alla Cerimonia dello smistamento.
Hermione sembrava molto nervosa. Guardava costantemente Alicia che da poco aveva varcato la soglia della Sala Grande e s’era seduta accanto al professor Piton. Discutevano animatamente di qualcosa, senza però farlo notare a nessuno. Ad Herm, però, non sfuggiva nulla, avrebbe soltanto voluto sapere di che cosa stessero discutendo, tutto qui.
Intanto, anche Fred e George stavano osservando Alicia, ma da un altro punto di vista, diversissimo da quello di Hermione.
“Granger, non vorrai provarci con Black?” chiese ironico George.
“no, sai, una cosa a tre sì, ma addirittura a quattro….”
“siete i soliti malati!” sbottò Hermione, adirata con i due gemelli che intanto ridacchiavano allegramente.
La cerimonia era terminata. Tutti i nuovi piccoli Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero erano stati smistanti nelle rispettive case. Stranamente, quest’anno c’erano molti meno neo studenti. ‘probabilmente’ pensò Hermione ‘i genitori saranno terrorizzati dall’idea di mandarli ad Hogwarts con LUI in circolazione’.

“ascoltate” disse Silente, in tono grave, portando a se l’attenzione di tutti “quest’anno, in via eccezionale, accoglieremo con noi una nuova studentessa del 6° anno, che è stata trasferita qui da una scuola di magia dell’Emisfero Sud” guardò sottocchio Alicia, sorridendole “accogliamo tra noi, la signorina Alicia Black!”. Un boato di applausi provenienti da tutte la sala grande la travolse. Alicia s’avvicinò al cappello parlante, sorridendo a Silente, che ricambiò. In cuor suo, sapeva già la risposta del cappello. Era agitata, aveva paura che qualcosa andasse storto, il che non era da lei. Alicia era stata preparata, in vita sua, ad affrontare il peggio del peggio. Nessuno avrebbe dovuto sapere il “perché” del suo trasferimento.
Sedette sullo sgabello, chiuse gli occhi e il cappello, infine, rispose.

*end*

Alicia Black: :)
 
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Veroschäfer
view post Posted on 8/11/2011, 19:14




hahhaa oddio, una cosa a quattro no hahahahahhaha muoioXd
 
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POllyPo
view post Posted on 8/11/2011, 21:20




io amo quei due xD hahahahahahahahah

su,l che se arrivo ad almeno 3 lettrici posto il 2° capitolo :3
 
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Weasley;
view post Posted on 8/11/2011, 22:01




CITAZIONE (Veroschäfer @ 8/11/2011, 19:14) 
hahhaa oddio, una cosa a quattro no hahahahahhaha muoioXd

ahahahahahah XDDD
Mi piaaaaace l'inizio, si u_u
Aspetto il prossimo *-*
 
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view post Posted on 8/11/2011, 22:29
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I realize your laugh is the best sound I have ever heard.

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Sono la terza suuu adesso posta il secondo xD
ok, scherzi a parte, la ff è davvero molto bella, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo <3
 
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POllyPo
view post Posted on 8/11/2011, 22:59




*-* okay, sono rincuorata *-*
non sapete che soddisfazione mi date ç___ç
posto tra 5 minuti <3

eccolo :3
Capitolo 2.
LA SERPE.

“SERPEVERDE!” gridò il cappello, senza nemmeno essere posato sul capo di Alicia. I Serpeverde si alzarono in piedi, applaudendo e urlando a squarciagola, come se non gli fosse mai accaduta cosa più gioiosa.
“abbiamo BLACK! Abbiamo BLACK! Abbiamo BLACK!” gridavano seccamente gioviali, mentre Alicia, con un’espressione superba e accigliata scendeva i gradini e, a passo lento, percorreva la sala grande per andare a sedere il più lontano possibile da Piton. ‘lo sapevo’ disse tra se e se, dispiaciuta, arrabbiata, ma senza farlo notare. Hermione sembrava delusa dalla risposta del cappello, anche Ginny, Fred e George non potevano crederci. Harry la guardò intensamente. ‘cavolo… e adesso?’ si chiedeva tra se e se. Aveva pensato di poterle chiedere qualcosa riguardo Sirius, la sua famiglia. E adesso tutto stava sfumando, era una Serpeverde, e i Serpeverde non familiarizzavano con Potter.
Fred, d’altro canto, assistette ad un’importante scena. Alicia fu intralciata da Malfoy che, con il suo solito sorrisetto odioso, si stava presentando.
“mi raccomando, Black, importanti sono le amicizie che ti farai qui” le porse la mano, aspettando che lei gliela stringesse.
“lo so bene, Malfoy, ed è per questo motivo che non mi vedrai mai.” Alicia sorpassò Draco, lasciandolo come uno stoccafisso sotto gli occhi di tutti i suoi compagni. ‘suo padre lo verrà a sapere!’ si disse Fred, sorridendo a ciò a cui aveva appena assistito.
Il banchetto iniziò, e, a parte Ron, nessuno dei nostri toccò cibo. Hermione parlò di ciò che aveva visto prima con Ginny, mentre Fred raccontava la disavventura di Draco al gemello, Harry, invece, continuava a chiedersi come avvicinare Alicia per domandarle del suo patrigno. Intanto, Ron s’ingozzava.
Dopo il banchetto, Alicia subito fece per andare nel suo dormitorio, di corsa, in modo che nessuno potesse chiederle nulla. Aveva appena raggiunto il dormitorio dei Serpeverde, quando
“Alicia, scusa, posso parlarti un attimo?”. Alicia si girò di scatto. Era Harry Potter. Era lui, proprio lui. ‘diavolo, cosa vuole questo adesso?’.
“certo, Potter.” Rispose lei, seccata. Era lo stesso ‘POTTER’ pronunziato dal professor Piton.
Harry si rese conto di essere una seccatura per la ragazza, ma continuò. Voleva a tutti costi sapere cosa c’entrasse lei con Sirius. “scusami, volevo chiederti se-” non fece in tempo a finire che una banda di Serpeverde lo travolse, facendo scomparire del tutto Alicia che ne aveva approfittato per dileguarsi. Harry quindi andò via, deluso.

Il dormitorio dei Serpeverde era cupo, tetro, color nero e verde acido, con una spruzzata di argento, un accoppiata vincente se si vuole spaventare qualcuno. Gli oggetti, però, erano ‘di lusso’: divani in pelle, argenteria, coppe, medaglie, tutto in bella mostra. Alicia si guardava attorno quando, tra quella mandria di serpi, comparve Pansy Parkinson, una ragazzina più o meno della sua età, dai capelli color pece e gli occhi di un colore simile. Aveva un sorrisetto maligno stampato sul suo volto da carlino, la fronte perennemente corrucciata, e una vocina altezzosa.
“bene, bene, bene… abbiamo una Black.” Disse, avvicinandosi sempre più ad Alicia. “ma che onore” aggiunse, squadrando la ragazza dal passo felpato. Quest’ultima la guardava accigliata, con aria di sfida. ‘se solo mi tocca la crucio’ si disse.
“allora, Black, cosa ne pensi della nostra sala riunioni? Bella vero?” la ragazza dai capelli di pece si guardò attorno “tutta opera dei nostri facoltosi genitori.”sorrise malignamente. Alicia capì dove voleva andare a parare.
“spero che, quest’anno, anche i tuoi facciano una piccola donazione, vero, Alicia? Sei tanto famosa, tanto…. Potente.” Pansy stava camminandole attorno. “…ah no, scusa. Tu non hai una famiglia,vero, Black?”. Il sorrisetto maligno di Pansy si tramutò in una smorfia informe. Era arrabbiata, arrabbiata come non mai, poiché i Serpeverde avevano accolto “quella pezzente di una Black” con troppa gioia, secondo lei.
“ il destino dei miei genitori non è affar tuo, Pansy” disse Alicia, cercando di mantenere la calma.
“osi darmi del TU, Black???” Pansy scattò verso Alicia, tirò fuori la bacchetta e “come osi??”. Gli occhi le si riempirono di sangue, tremava tutta. Alicia non capiva bene cosa stesse succedendo, ma mantenne la calma. Sapeva che ad una sola mossa la Parkinson sarebbe scattata e non avrebbe avuto paura di utilizzare una maledizione senza perdono.
“Pansy, giù la bacchetta!” gridò una voce alle loro spalle. Malfoy in pigiama stava poggiato all’entrata dei dormitori, con in mano la sua bacchetta. “Giù LA B A C C H E T T A.” Ripetè, stavolta scandendo bene le parole. Parkinson mise a posto la bacchetta 11 pollici, indignata, e scappò via, in camera sua. Alicia non aveva smesso nemmeno per un secondo di guardare Draco. Il ragazzo le si avvicinò, mise via la sua bacchetta “siediti, devo parlarti” disse a denti stretti, sottovoce. Alicia guardò Draco negli occhi, avrebbe voluto dargli un pugno sul naso, ma si trattenne. “okay” rispose.
Decisero che sarebbe stato meglio non parlare nella sala comune, quindi uscirono dal dormitorio e raggiunsero il primo piano. Sedettero su una delle innumerevoli panchine, a distanza l’uno dall’altra.
“forza, Malfoy…cosa vuoi?” chiese Alicia, mascherando la bramosità di sapere. Guardò Draco negli occhi.
“…sai che è tornato, vero?”. Il tono di Malfoy non era più lo stesso, Alicia lo percepiva. Aveva paura, una paura tremenda. Il biondino abbassò gli occhi, cercando di non far notare le lacrime che stavano per sgorgare. Alicia si scostò i capelli.
“si. E stavolta è più forte che mai.” Disse, secca.
“…cosa farai?...” chiese Malfoy, titubante. Il silenzio attorno a loro faceva rimbombare ogni singola lettera. Non era stata una grande idea fermarsi nei corridoi.
Alicia sgranò gli occhi. “…cosa vuoi dire?”. Il suo falso tono sorpreso l’aveva tradita. Sudava freddo, ormai. Cosa voleva da lei Malfoy? Cosa intendeva con quella domanda?
Draco sorrise debolmente “pensi che-“ Malfoy non riuscì a finire la domanda che il custode, Gazza, li scoprì.
“andate immediatamente nei vostri dormitori” disse a denti stretti.
Alicia subito si alzò, diede un’occhiataccia al custode malmesso e corse verso i dormitori. Malfoy la guardò scappare via. Per la prima volta, una calda lacrima gli rigava il viso.

Alicia raggiunse il dormitorio in meno di un battito d’ali. Si chiuse la porta alle spalle e, con occhi sgranati, cominciò a pensare. ‘ cosa sa lui?’. No, Malfoy non poteva sapere tutto. Forse era il caso di andare a dormire.
Indossò il pigiama e si infilò nel letto. Condivideva la stanza con Giorgina Mcduggle, Samantha Half e Barbie De Grenè, tre amiche ostili a Pansy Parkinson. Almeno su quello era stata fortunata.

Il mattino dopo Alicia scese per la colazione. Il tavolo Serpeverde era super affollato, diversamente da quello dei Grifondoro e Corvonero. ‘ma non mangiano?’ si chiese.
“…sìsì, porprio così, Jordan sta dando spettacolo!” una manciata di ragazzine del 2° anno, Grifondoro, le diedero la risposta. Le seguì, incuriosita da che tipo di spettacolo potessero dare in quella scuola. Uscì nel giardino, e s’accorso all’istante che una mandria di Grifondoro stava attorno ad un ragazzo dalla carnagione scura e i capelli neri.
Il ragazzo, allora, cominciò a muovere gambe, piedi, braccia a ritmo di una musica a lei molto familiare. Sì, era proprio ‘Where them girls at’ di David Guetta, un noto cantante babbano.
“ma come diavolo lo conosce?” disse, sgranando gli occhi.
Intanto Lee Jordan stava ballando a ritmo di David Guetta, mentre lei guardava incredula. ‘cazzo, ha talento’ si disse, sorridendo. Qualcosa in lei cambiò. Il suo perenne broncio si tramutò in sorriso. Sentiva la musica dentro di se. Diamine, quanto avrebbe voluto dimenarsi assieme a lui. La musica era tutto per lei, ma aveva rinunciato a tutto ciò che riguardava il divertimento da tempo ormai.
“ma cavolo, quando mi ricapita?” si disse e, con sorpresa di tutti, si affiancò a Lee.
“ma quella è Black!” ,“sì, è proprio lei!”,”guarda!” queste più o meno le affermazioni dei Grifondoro e di alcuni tasso rosso e corvonero che assistevano allo spettacolino. Jordan la guardò, continuando a ballare, le sorrise e insieme si dimenarono a ritmo della canzone, e di tutte quelle antecedenti.
“quanto è bella”. Fred e George assistettero fino alla fine della performance. Fred guardava Alicia con occhi stregati, mentre George continuava a fare battute e ad urlare “Black, sei bellissima!” per poi nascondersi dietro Ginny. I ragazzi la guardavano allibiti. Era la stessa Alicia Black dei Serpeverde? La stessa che il giorno prima aveva risposto in malo modo ad Harry? Non sembrava.
era tempo di fermarsi, la professoressa McGranith sbucò all’improvviso da una delle colonne del giardino, canzonando gli studenti.
“farete tardi alla lezione, Potter, Weasley, Granger…e anche lei, signorina Black” stranamente, la Mcgranitt sorrise.
I ragazzi si dileguarono, mentre Jordan porgeva la mano ad Alicia.
“è stato un piacere” disse il ragazzo, guardandola negli occhi.
“anche per me” rispose lei, sorridendogli.
Lee le diede poi un bacio sulla guancia, davanti agli occhi di Fred, George, Hermione, Ron, Harry e Ginny, e Alicia arrossì un pochino.
“hei hei hei, vacci piano” disse, scansandosi, ma sorridente.
“scusa, non volevo metterti di certo in imbarazzo” e guardò i gemelli che non avevano nessuna intenzione di smettere di osservarli. Dopo qualche imbarazzante attimo di silenzio, Jordan se ne andò e Alicia rimase con i ragazzi. Hermione aveva tutta l’aria di volerle porgere una marea di domande, riguardanti la conversazione con Piton, fece per avvicinarsi, ma subito venne interrotta dal professor Vitious.
“Signorina Granger, Signorina Black, Signor Potter!” aggiunse, severo, “non dovreste essere in classe, a quest’ora?” chiese.
“certo, professore!” risposero in coro, e si avviarono verso la classedel professor Vitious, seguiti a ruota da Ron che, perennemente, veniva dimenticato dal professore, anche nell’appello.
*end*
 
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Weasley;
view post Posted on 9/11/2011, 18:51




aahahahahah ma povero Ron X°°D
Mi piace sempre di più questa storia *---*
 
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POllyPo
view post Posted on 9/11/2011, 20:13




Ron è tenereeeello *w*
 
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POllyPo
view post Posted on 9/11/2011, 22:44




Capitolo 3.
L’INCONTRO.

Circa un’ ora dopo le lezioni, Alicia si ritrovò in punizione dalla Umbridge. L’odioso maialino rosa aveva saputo del suo ‘ballo’ mattutino assieme a Jordan e aveva ritenuto opportuno dare una bella lezione ai due ‘ragazzi cattivi’.
Accanto la scrivania della Umbridge, i due ragazzi scrivevano, con una speciale piuma punitiva della professoressa, la scritta
“”…Non si balla nel giardino se non con un permesso scritto…””
La stessa frase andava intagliandosi, con orrore, sul dorso della mano destra dei due giovani.
La professoressa, che continuava a lanciare occhiatine ai due ragazzi, sorrideva malignamente, bevendo una tazza di tè. Ma Alicia riteneva che ancor più odiosa della professoressa Umbridge stessa fosse la miriade di gatti presenti nel suo ufficio. “se sento un altro miagolio giuro che mi ammazzo” disse Lee, a voce bassa. Alicia cercò di reprimere il sorriso, ma la Umbrige aveva sentito.
“cos’hai detto, Jordan?” chiese, stizzita.
“nulla professoressa, la mano comincia a farmi male” rispose Jordan, accarezzando la sua mano destra.
La professoressa sorrise, bevve un altro po’ del suo tè “vuol dire che il messaggio è penetrato” rispose, con voce serafica, ma che spaventata più del suo solito tono stizzoso. Li squadrò, poi concluse “potete andare!”.
Alicia e Jordan non se lo fecero ripetere due volte. Uscirono dall’ufficio di quella pazza, dileguandosi. Era orario di cena e avrebbero dovuto raggiungere i loro compagni nella sala grande.
Mentre attraversavano i corridoi, ebbero modo di parlare un po’ del più e del meno.
“quindi, anche tu hai origini babbane?” chiese Alicia, un po’ sorpresa.
“certo! Come avrei potuto conoscere Guetta, se no?” rispose Lee, divertito.
“immaginavo.” Disse Alicia, guardando avanti, senza voltarsi. S’era accorta che Jordan non smetteva di osservarla.
“ehm…allora, come ti trovi nei Serpeverde?”
“…tu che pensi?” chiese lei, ironicamente.
Lee rise “immaginavo!” rispose. Lei si girò a guardarlo, stavolta, e lui le sorrise benevolmente.
Si ritrovarono nella sala grande, affollata come al solito ad orario di cena.
“io vado a sedermi, alla prossima” ma Jordan le prese il polso prima che lei finisse la frase.
“perché non ceni con noi? Non sei obbligata a stare anche a cena, a pranzo, o in qualsiasi altro frangente della giornata assieme alla tua casa!” disse, sorridendole.
Alicia guardò il gruppo ‘Potter’. La stavano osservando, in attesa di una risposta.
“okay” rispose alla fine. ‘sempre meglio che stare accanto ai Serpeverde’ pensò.
“ciao!” dissero più o meno in coro Ginny ed Hermione, prima ancora che Jordan la presentasse.
“lei è-“
“Alicia Black!” disse Hermione, alzandosi in piedi raggiante “lo so, io sono Hermione Granger!” concluse, stringendole la mano.
Alicia sedette, sorridente, anche un po’ imbarazzata. ‘qua tutti sanno chi sono?’ ^_^
“piacere, io sono Ginny” Ginny sorrise, si diedero la mano.
“piaffere Ron” disse Ron con un enorme pezzo di torta in bocca.
“Ron, sei disgustoso!” lo canzonò Hermione.
“che ffe???” rispose il ragazzo, irritato.
Alicia sorrise, erano davvero una banda simpatica.
“piacere, io sono Fred” si presentò uno dei gemelli. Era alto, molto alto, con i capelli rossi e qualche lentiggine sul viso. Aveva una cicatrice sul sopraciglio sinistro ed un sorriso simile a quello di ‘Winnie The Pooh’.
“piacere, Alicia” rispose lei, ricambiando il sorriso. Era davvero carino il figlio di Arthur Weasley.
“ed io sono George!” l’altro gemello, con un sorriso più ampio del primo, spostò Fred con una fiancata e diede la mano ad Alicia. George era un po’ più magro di Fred, aveva un neo molto grande sul collo, a destra, e gli occhi un po’ più piccoli del gemello.
“piacere mio” sorrise Ali, felice di averli conosciuti. Sedette assieme all’allegra banda e parlarono di cose futili, divertenti.
Fu, tutto sommato, una gran bella serata, e da lì ce ne furono molte altre. Sotto gli occhi di tutti gli invidiosi Serpeverde, Alicia ormai si avvicinava sempre più al gruppo di Potter. Era contenta di stare accanto a loro, anche se a volte si richiudeva in se stessa, come agli inizi.
A farla star bene però c’erano Fred e George Weasley che, con le loro battute, le tiravano su il morale e la facevano ridere a crepapelle. Oppure Hermione che, anche se un po’ pesante, la faceva sorridere pensando a quanto fosse innamorata di Ron, ma non riuscisse ad ammetterlo. E poi c’era Ginny che, con la sua tenerezza, la faceva sentire una sorella maggiore e le faceva dire cose che, probabilmente, non avrebbe mai detto a nessun altro.
Parlava di frivolezze e quidditch con Lee ed Harry, di squisiti piatti da imparare con Ron, e qualche volta scambiava anche quattro chiacchiere con Draco che, non sembrava, ma era davvero diverso se allontanato da Tiger e Goyle.
Alicia s’era accorta delle attenzioni speciali di Lee. Il ragazzo era sempre attorno a lei, facendo ingelosire Malfoy e gli altri Serpeverde che le facevano il filo, e non solo…
Fred la guardava incantato ogni volta che lei Jordan decidevano di ascoltare un po’ di musica e buttar giù qualche passo di danza. Eh sì, stava cominciando ad innamorarsene. Intanto, però, c’era sempre Angelina che, gelosa com’era, non gli permetteva di avvicinarsi ad Alicia come invece stavano facendo George e Lee.
Ovviamente, se Alicia avesse voluto parlare con qualcuno, di certo non avrebbe scelto per primo lui.

“…e quindi mi sono sentita… un po’, beh… spenta, capisci?” Alicia era stesa sul letto di George. Il gemello era seduto accanto a lei, con la sua testa sulle gambe. “ti è mai capitato?” concluse, alzando gli occhi verso George. Il ragazzo fu preso alla sprovvista, poiché le stava accarezzando i capelli, stregato.
“ehm…si, certo… succede quando non si hanno punti di riferimento, Ali” rispose lui. La ragazza si alzò di botto.
“ma non capisco, perché??” alzò il tono della voce, senza volerlo, e cominciò ad andare su e giù per la stanza, mentre George la guardava, sorridendo. “io me la sono sempre cavata, DA SOLA. Non ho mai avuto bisogno di nessuno, MAI! E adesso? Adesso devo sentirmi COSì??” disse lei, iraconda. Poi si calmò, sospirò e sedette di nuovo accanto al gemello.
Poi accadde l’imprevedibile.
George l’abbracciò, con dolcezza. Il suo viso si perse tra i capelli lunghi di lei che, intontita, guardava il vuoto davanti a se. Alicia arrossì. George alzò il capo ed erano talmente vicini che lei poteva sentire il profumo di menta piperita del suo dentifricio. Il gemello si perse nei suoi occhi, mentre Alicia sembrava immobilizzata. Lui le si avvicinò, piano, cauto, socchiudendo gli occhi. Le bocche erano ad un passo dallo sfiorarsi.
“HEI!” gridò qualcuno appena entrato nella stanza. I due si ricomposero, allontanandosi l’uno l’altra, cercando di non sembrare troppo coinvolti.
Jordan aveva assistito all’intera scena.
“Alicia, perché non vai al dormitorio della ragazze?” disse, indispettito.
“c-certo…” rispose lei, ancora un po’ sorpresa. Si alzò, diede un ultima occhiata a George, che le sorrise imbarazzato, poi uscì dalla stanza.
“… ho visto tutto, sai?” disse Lee, dopo qualche minuto di silenzio.
“e allora?” rispose il gemello, stizzito.
“…niente.” Concluse Lee, ed uscì dalla stanza, borbottando.
George sapeva cosa gli stava accadendo. Innamorarsi di Alicia? Era il caso?
Comunque sia, al cuor non si comanda. Nemmeno con un filtro d’amore.

Un bel giorno soleggiato, durante un allenamento di Quidditch di Harry, Alicia conobbe Luna Lovegood e Neville Paciock.
“allora tu sei la famosa Alicia?” Chiese Neville, sorridente. Era un ragazzo alto, un po’ in carne, ma con bei lineamenti. Pareva un po’ troppo impacciato e rosso in viso, forse per la presenza di Luna.
“si, e tu devi essere Neville, vero?” chiese Alicia, ricambiando il sorriso debolmente. Neville annuì.
“ed io sono Luna”. Luna era una ragazza bionda, dagli occhi azzurri, meravigliosi, con un sorriso sempre stampato in volto, ma con la testa perennemente tra le nuvole (per questo veniva anche chiamata “Lunatica Lovegood”). Era dolce, simpatica, con una voce soave, e molto, ma molto particolare.
“piacere mio, Luna” disse Ali “Alicia” e le sorrise.
Quegli occhi. Quel sorriso. Quei capelli. Si, tutto le ricordava LEI.

Alicia si legò particolarmente a Luna, senza però darlo a vedere. Si preoccupava spesso per lei, di dove fosse, cosa facesse, e trascorrevano parecchio tempo assieme, anche senza Hermione e Ginny che, solitamente, studiavano più di loro due.
Luna la faceva star bene, la faceva sorridere, sempre, in qualsiasi circostanza, anche quando era troppo giù. Luna le faceva lo stesso effetto della sua miglior amica, Joanne.
Alicia, però, cercava sempre di reprimere il pensiero di Joanne.
Le faceva troppo male ricordarla.
*end*
 
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Weasley;
view post Posted on 11/11/2011, 17:40




CITAZIONE
ed un sorriso simile a quello di ‘Winnie The Pooh’.

Che ammmmooore che è :3
Mi piace questo capitolo *-* "Tutti pazzi per Alicia" XD
 
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POllyPo
view post Posted on 12/11/2011, 17:25




hahahahahahahahahaha nemmeno tanto, aspetta i leggere i prossimi, ce ne saranno delle belle xD <3
 
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Miyu Mayfire
view post Posted on 12/11/2011, 18:00




Chiedo scusaaaaaaaa per non aver ancora mai commentato T_T ma in questi giorni sono sempre così di corsa. *Si inginocchia sui ceci per chiedere perdono*
Però sto leggendo, oh si. Aspettiamo gli sviluppi :3
 
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POllyPo
view post Posted on 12/11/2011, 19:05




volete gli sviluppi? eccovi gli sviluppi <3

Capitolo 4.
IL NATALE CHE VORREI.

Il Natale era alle porte, ormai.
Hermione ed Harry avrebbero trascorso le vacanze dai Weasley, e Alicia si sarebbe trovata sola, senza nessun posto dove andare.
Non le dispiaceva, in realtà, stare un po’ per i fatti suoi, adesso che trascorreva tutte le giornate assieme a loro, ai suoi amici. Aveva bisogno, a volte, di chiudersi in se stessa e pensare, magari seduta sotto il Platano Picchiatore. Il vento le ghiacciava il volto, chiudeva gli occhi e annegava nei suoi pensieri, che erano tanti, troppi, per una ragazza della sua età.
Hogwarts ormai era in pieno fermento. Gli studenti, eccitati, andavano su e giù, elettrizzati per le incombenti vacanze di Natale. Hermione e Ginny avevano preparato ore prima di partire le loro valigie, mentre Harry e Ron le stavano preparando nel preciso istante in cui Ginny entrò nella loro stanza.
“oh miseriaccia!” esclamò Ron, perplesso. “non riesco trovare il maglione della mamma!”
“quello con la R ricamata sul petto, Ron?” chiese Harry che aveva appena salutato Ginny timidamente, con la mano.
“sì” rispose Ron, con la sua solita faccia impaurita. “la mamma mi ucciderà”.
“eccolo, Ron” disse Ginny, alzandosi da terra. Il maglione era proprio sotto il letto.
“oh, grazie Ginny!” prese il maglione e lo ripose nella valigia malandata. Era più disordinato di quelle di Fred e George messe assieme.
I tre raggiunsero Hermione in sala comune che, spazientita, li aspettava a braccia conserte. “finalmente!” disse “siamo in ritardo!”. Poi si guardò attorno. Mancavano “i gemelli! Dove sono Fred e George?!” chiese, irata.
I due gemelli erano ancora rinchiusi nella loro camera, intenti nel preparare le valigie. Ron ed Harry li raggiunsero e, sorridenti, gli dissero che erano in ritardo.
“Ginny ed Hermione ci aspettano in sala grande” disse Ron, divertito perché George cercava disperatamente di far entrare nella valigia l’enorme maglione di lana che la mamma gli aveva regalato il Natale scorso.
“abbiamo quasi finito” disse Fred, richiudendo con un immane sforzo la propria valigia e sedendoci si su.

Intanto, nella sala grande, Hermione e Ginny discutevano sul da farsi una volta tornate a casa.
“ciao Ali!” disse Ginny, sorridendo.
“hei Ginny, Hermione” Alicia ricambiò il sorriso.
“dove te ne vai per queste feste di Natale?” chiesero le due ragazze, curiose.
“da nessuna parte… starò qui a dare una mano alla Mcgranitt” concluse.
Ginny ed Hermione si guardarono. Qualcosa in loro era appena scattato, si sorrisero “perché non vieni a trascorrere le feste a casa mia?” chiese Ginny.
“beh…ehm ecco…”
“dai, su! Ci divertiremo, ci saranno anche Hermione ed Harry!”
“beh…” Alicia cercava disperatamente una soluzione. Sotto lo stesso tetto con George, dopo quello che era quasi accaduto? Ce l’avrebbe fatta?
Alicia non aveva più parlato del “quasi” bacio con George. Anzi, entrambi cercavano di sorvolarlo, e ci riuscivano benissimo. Era capitato un altro paio di volte che i due restassero soli, e s’erano limitati a guardarsi timidamente, per poi inventare una scusa improbabile per andar via.
“bene, bene, bene… Alicia” una voce a loro familiare interruppe il flusso di pensieri di Ali.
“M-Malfoy!”rispose Alicia, colta di sorpresa.
“Granger, Weasley” Draco salutò le due ragazze con voce sprezzate ed un espressione superba e schifata sul volto.
“Malfoy” risposero le due, con altrettanto disprezzo.
“allora, BLACK… cosa farai in queste vacanze Natalizie?” chiese, sorridendo malignamente alla ragazza. “perché, beh, se non hai niente da fare… potresti trascorrerle con me, nella nostra casa in campagna. Un paesaggio che potrebbe metterti a tuo agio, visto che si tratta di territorio babbano”.
“io, ehm…” Alicia era spiazzata, non sapeva che cosa rispondere.
“Malfoy, mi spiace, ma Alicia trascorrerà le vacanze natalizie da noi.” Subentrò Ginny, poi guardò Alicia cercando la sua complicità “vero, Ali?”
“davvero?” chiese Malfoy, sorpreso.
“Davvero?” rispose Alicia, all’unisono. Poi si accorse dello sguardo di Ginny “ah, si! Davvero, DAVVERO” rispose, annuendo, a Malfoy.
Il biondino guardò entrambe, come se avesse capito tutto, ma in realtà non aveva capito un bel niente.
Prima di andarsene, aggiunse sprezzante “bene… lì ti troverai a tuo agio.” E se ne andò, facendo volteggiare il delicato mantello di seta ad ogni passo.
Alicia si girò verso Ginny e fece un sospiro di sollievo. “mi hai salvato la vita, lo sai?”.
“sì, lo so” rispose Ginny, sorridendo.
“okay… verrò con voi” Alicia ricambiò il sorriso e sia Ginny che Hermione, entusiaste, andarono in camera di Alicia per aiutarla a preparare la valigia.
Pochi erano gli abiti che Ali aveva portato con se. Non aveva previsto di dover trascorrere le vacanze in compagnia di qualcuno. Hermione e Ginny presero dal suo armadio tutti i vestiti che potevano andar bene per i festeggiamenti.
“allora, ehm… uno per la Vigilia di natale” disse Ginny, prendendo un vestitino bianco sporco con uno scollo a V.
“uno per la sera di Natale” sorrise Hermione, prendendone un altro rosso corallo stretto in petto e in vita, ma che scendeva morbido sulle gambe.
“uno per l’Epifania Babbana!” concluse Ginny, prendendo un altro vestitino verde smeraldo, senza spalline.
“perfetto! Hai preso un paio di jeans, Ginny?”
“certo, Herm!”
Alicia guardava esterefatta le due ragazze affaccendate. Erano più emozionate di lei.
“okay, siamo pronte!” Ginny richiuse la valigia, con delicatezza, guardò Ali e le fece l’occhiolino.
“quei vestiti saranno perfetti” disse Hermione, poi aprirono la porta e uscirono assieme dal dormitorio.

Una mezzora dopo, erano tutti in sala grande.
“siete in ritardo” dissero i gemelli, all’unisono.
“state zitti voi due” rispose Ginny, ammiccando. “indovinate chi trascorrerà le vacanze assieme a noi?”
Alicia era tutta imbacuccata. Aveva un cappellino bianco in testa, un giubbotto a doppio petto bianco anch’esso e dei guanti neri. Non indossava mai capi così “chiari”, non era da lei.
Fred e George la guardarono, felicissimi che la ragazza trascorresse le vacanze con loro.
Fred, però, non lo diede a vedere, si limitò ad osservarla parlare con George che continuava a ripetere “che bello, mi fa piacere! Come mai? Chi è stato ad invitarti”.
Per un momento, gli sguardi di Fred e Alicia si incontrarono. E lei ebbe un sussulto.

Il viaggio non fu poi tanto male. Arrivarono a casa Weasley per un tratto a piedi, poi con una specie di mini pulmino che faceva il giro dell’intero mondo magico. ‘chissà quanto ci metterà’ si disse Alicia. Poi, si rese conto che non avrebbero trascorso nemmeno mezzora lì dentro. Il pulmino cominciò a sfrecciare a velocità della luce, sballottandoli qua e là. Alla fine, si trovarono a circa 100 metri da casa weasley.
Entrarono. La casa dei Weasley era accogliente, calda, ti faceva sentire a tuoi agio. Alicia si guardò attorno.
‘non è cambiata per niente’ sorrise.
“mamma, siamo arrivati” urlò Fred, posando a terra la valigia con poca delicatezza, poi si avvicinò ad un enorme vassoio contenete dolci e ne sgraffignò uno. “mmmm”.
Erano tutti in casa, quando una donna paffutella, dai capelli rossi, con un grembiulino indosso, uscì dalla porta della cucina per accoglierli.
“oh, ragazzi miei!” disse Molly, sorridendo ai figli e abbracciandoli. Il tipico ‘abbraccio alla Molly’.
“oh, Harry, Hermione che bello avervi qui!” abbracciò anche loro. Dopodiché si girò verso Alicia.
Il tempo si fermò. Molly dovette guardare la ragazza a fondo per capire chi fosse. La scrutò per un po’, poi gli occhi le si riempirono di gioia “Ali…Alicia?” chiese, commossa.
“sì… Molly…” rispose la ragazza dai lunghi capelli castani. Nemmeno finì di rispondere che Molly l’abbracciò strettissima, senza darle nemmeno il tempo di realizzare. “oh, piccola, piccola mia” ripeteva Molly, sotto gli occhi confusi di tutti i presenti.
Poi si staccarono, Molly teneva il viso di Ali tra le mani, con dolcezza “come stai, cara?” chiese, come solo lei sapeva fare.
“bene” rispose Alicia, sorridendo teneramente. Molly era stata una seconda madre, per lei. l’aveva aiutata quando meno se lo meritava.
Quella tenera scena colpì tutti.
“ma… m-ma come…?” chiese George, titubante e confuso, con una faccia da ebete.
Molly lo guardò, sorridente “beh… penso che dovremmo aspettare stasera per rispondervi, vero cara?”
“sì, sarà meglio” rispose Alicia.
La ragazza Serpeverde e le due amiche andarono in camera di Ginny, per prepararsi alla meglio. Ginny indossò un abitino rosa antico, con le maniche a palloncino, che le scendeva morbido indosso, mentre Hermione indossò una gonna blu a balze ed un maglioncino dello stesso colore, con in vita una cinta bianca. Alicia indossò il vestitino bianco sporco, non tanto perché le piacesse, quanto per il fatto che le due amiche l’avevano ‘costretta’ con le maniere forti.
Scesero in salotto e notarono con stupore che la tavola era già imbandita.
La signora Weasley era eccezionale.
“tra poco arriveranno un paio di ospiti” disse Molly, tutta indaffarata.
“chi?” chiese Ginny, aggiustando una piega del vestitino.
“vedrai” rispose Arthur, appena entrato dalla porta.
“papà!” dissero i fratelli Weasley, che da pochi istanti erano giunti in salotto, correndo ad abbracciarlo.
Alicia guardò Arthur, sorridendo. Era un po’ più anziano, con qualche ruga di troppo, adesso, ma era pur sempre Arthur Weasley. si avvicinò al padre dei gemelli, e salutò, con timidezza “Buonasera, Arthur”.
Il signor weasley guardò la ragazza. “Alicia….” Un po’ turbato, cercò di non sembrare troppo sorpreso di vederla. Le si avvicinò e si diedero la mano.
“è…è un piacere averti qui”
“…anche per me, rivederti, Arthur” Alicia sorrise debolmente. l’aveva perdonata? Era passato tanto tempo, ormai, ma Alicia sapeva che cose del genere non si perdonano facilmente, nemmeno dopo 5 anni.
Stavolta, gli sguardi erano ancora più curiosi. Come conosceva Alicia il signor e la signora Weasley? e perché le reazioni dei due erano state molto diverse nel vederla?
Fred stava osservando l’abitino di Alicia. Era davvero bella, con quella sua carnagione un po’ più scura del normale, i suoi occhi verde acqua, i capelli castani, le labbra… beh, quelle labbra erano magnifiche. Quante volte aveva desiderato sfiorarle con le sue.
“allora, volete sedervi?” li canzonò Molly.
“o-okay!” risposero i due gemelli, ancora un po’ confusi, ma allo stesso tempo intontiti dalla bellezza di Alicia.
“certo” disse Arthur, sedendosi a capotavola. Alicia, Hermione e GInny sedettero a destra del signor Weasley, mentre Ron, Harry, Fred e George alla sua sinistra, Molly all’altro capo della tavola. Mangiarono di tutto e di più, tutti manicaretti meravigliosi, preparati dalla signora Weasley senza l’aiuto di nessuno. Alicia pensò a quanto tempo e quanta fatica avesse fatto quella donna per non privare i figli ed il marito di nulla almeno nel giorno della Vigilia di Natale.
Finirono di cenare, ed erano pieni come uova. Era mezzanotte passata e la signora Weasley diede i regali ai propri figli.
“wow, mamma, sono bellissime!” esclamò George. Quest’anno la signora Weasley aveva preparato per loro due sciarpe di lana, caldissime, nei loro colori preferiti. Fred rossa, e George blue. I due gemelli furono contentissimi: finalmente nessun maglione da dover incastrare nelle valigie.
Ron ricevette un paio di guanti fatti a mano, Harry ed Hermione due sciarpe, una blu e l’altra rossa e gialla, i colori del Grifondoro.
“cara, mi spiace, aaah se l’avessi saputo prima” disse la signora Weasley, guardando i ragazzi accigliata.
“Non preoccuparti, Molly, anzi il regalo più bello è trascorrere il Natale con delle persone a me care” rispose Alicia sorridendo, poichè non aveva mai trascorso la Vigilia assieme a parenti o amici.
Molly la guardò, commossa, poi scostò lo guardo verso la porta ed esclamò “Buon Natale!” tutta sorridente.
Improvvisamente, spuntarono Remus Lupin e Ninfadora Tonks dalla porta d’ingresso.
“Buonasera a tutti” esclamò Tonks, solare.
Tutti si alzarono per salutarli. Alicia era pietrificata, con un espressione da ebete sul viso. La stessa di George di qualche ora prima.
“T-Tonks” disse a bassa voce. Tonks si voltò.
Alicia era lì, con i capelli più lunghi di quanto potesse mai immaginare, un elegante abitino bianco sporco con lo scollo a V, ma i suoi occhi… sì, i suoi occhi erano inconfondibili.
Tonks sgranò gli occhi, pieni di lacrime.
“che ci fai qui?” fu l’unica frase che riuscì a dire, prima di correre verso la ragazza ed abbracciarla. Adesso le lacrime scendevano a fiotti. Da entrambe le parti.
Alicia rimase immobile per qualche secondo, poi ricambiò l’abbraccio, commossa. Non le importava che la vedessero così, non le importava di niente e di nessuno. Era lì, abbracciava Tonks, dopo anni. E questo le bastava.
 
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Miyu Mayfire
view post Posted on 12/11/2011, 20:22




Come ha conosciuto Molly & Arthur? *ç* Dove? Quando? Qui si vuole sapere u_u
 
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POllyPo
view post Posted on 12/11/2011, 23:54




hahahahah al più presto lo saprete :) stasera mi dedico un pò al 36° captolo <3
 
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34 replies since 7/11/2011, 15:32   250 views
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