In un pomeriggio di noia.. lampo di genio!
(Preso in piena fronte, ecco perchè mi è uscita 'sta one-shot! asd)
Dunque.. siccome non scrivevo una ficci da una vita e mezza, tra l'altro la prima e ultima che ho postato su sto forum risale a due anni fa, tadaa.
Non faccio premesse, al massimo spiego dopo
P r o m i s e ?
"Stai bene, Freddie?" chiese George a Fred, il suo gemello, la sua perfetta metà.
"Si" rispose lui sorridendogli.
"Anche io!" concluse, ricambiando un sorriso forzato.
Sapeva di aver mentito e sapeva di non stare affatto bene.
"Fred?" chiamò George, abbassando lo sguardo.
"Sì?" rispose il gemello
Aveva ancora il sorriso dipinto sulla faccia.
George si chiedeva come facesse a rimanere così tranquillo.
"Posso.. posso chiederti una cosa?" domandò sussurrando il tutto.
"Ma certo! Avanti spara!"
"Noi.. noi ci divideremo.. mai, vero?"
Lo sguardo di George si alzò, incrociando quello della sua metà.
"Oh, non fare l'idiota!" scherzò su Fred "Perchè mai dovrebbe accadere
una disgrazia simile?"
"Non.. non lo so. Ho paura, ho paura che accada, tanta paura"
George riabbassò lo sguardo. Si sentiva idiota. Doveva stare zitto, forse.
Fred gli diede una leggera pacca sulla spalla.
"Non ho intenzione di separarmi da te, capito?" disse.
"Promesso?"
"Promesso"
Alla Tana non c'era mai stata un'atmosfera così lugubre e silenziosa.
George si passò una mano nei capelli. Si sentiva a metà.
L'altra, la metà migliore, se n'era andata. Persa.
Non avrebbe potuto sopportare ciò che sarebbe accaduto da lì a poco.
Si lasciò cadere su uno dei due letti, chiudendo gli occhi.
"George?"
Udì una voce. Forse era sua madre, forse Ron o Ginny.
Nessuno però era entrato ultimamente nella loro camera.
"Ehy, almeno togliti le scarpe se sei sul mio letto!"
Udì di nuovo la voce e pensando a chi potesse appartenere
giunse alla conclusione che, doveva essere pazzo!
"George? Mi hai sentito?"
Aprì gli occhi, seccato.
"Ok, adesso ho anche le allucinazioni. Peggio di così
non potrei davvero stare"
"Lo penso anche io, caro mio. Però quel Lobo
Solitario è sempre così affascinante"
George sobbalzò. Altro che allucinazioni, doveva essere proprio
andato. Davanti a lui, con le braccia incrociate, c'era - ma non
poteva essere, Fred. Il suo Fred, il suo gemello, la sua perfetta metà.
"Avevamo promesso, ricordi?"
*fugge*
